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libro primo | 15 |
VII
All’ammiraglio Rodney
per la vittoria del 12 aprile 1782
Rodney, vincesti: da servil catena
oppresso, il Genio degli aurati gigli,
funesto augurio di Bostòn ai figli,
solca l’arena.
Rodney, vincesti: debellato è il forte,
e, quasi un lampo, ne perì la fama:
«padre» la patria libertá ti chiama;
«figlio» la sorte.
Prendi due vasi di prezioso unguento,
madre dei carmi dal soave nome;
ungiti, e lascia le corvine chiome
preda del vento.
Ecco la cetra ove scolpì la gloria
l’opre immortali degli eroi britanni:
un inno sciogli, domator degli anni,
alla Vittoria.