Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/20

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14 odi



     Né spargo i versi di mentita frode,
né schiavo rendo il libero pensiero:
sacra a me stesso e all’immutabil vero
60è la mia lode.

     Me non seduce l’amistá, non preme
bisogno audace, né venal timore;
stolta non punge d’insolente onore
avida speme.

     65Libero nacqui: non cangiò la cuna
i primi affetti: a non servire avvezzi,
sprezzan gli avari capricciosi vezzi
della fortuna.