Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/246

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240 scherzi



     Giá i bianchi lin gli sciolsero
dal collo, e giá riposo
ha nelle pelli crocee
il piede neghittoso.

     125Dalle ginocchia pendono
disciolti i cinti e, in rete
tessute, al piè gli cadono
l’anglo-francesi sete.

     L’intempestive lacrime
130tergi, Cristina, omai,
che vergognose bagnano
gli amoresetti rai.

     Fra l’inquiete braccia
corri di lui, che aspetta,
135e coi frequenti palpiti
il bel momento affretta.

     Deh! non sdegnar le placide
guerre d’amor; fecondo
il sen d’eroi magnanimi
140devi alla patria e al mondo.

     Questa del fato è l’ultima
legge prescritta all’ore;
cura quest’è di Venere,
quest’è il voler d’Amore.