Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/270

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264 scherzi



     Qualor sdegnate stridono,
invan su del timone
pende, la barca a reggere,
60prudente la ragione.

     I vortici la premono
fra l’ondeggiare alterno,
finché non cede pallida
la speme ed il governo.

     65Ma in ciel le nubi sgombransi
e un zeffiretto fido,
paga del suo pericolo,
la riconduce al lido.

     Alma, sublime spirito,
70che fragil spoglia serra,
chi mai ti fa conoscere,
fuorché il piacere in terra?

     E per goder del timido
voto di pochi saggi,
75della natura provvida
tu sprezzerai gli omaggi?