Vai al contenuto

Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/393

Da Wikisource.

varie 387



     25né sempre coprono
i nembi il cielo;
di frondi vedova,
carca di gelo,
non sempre mesta
30è la foresta.

     Le suore eliadi,
ahi troppo pronte!
ahi troppo fervide!
pianser Fetonte,
35ed or le preme
scorza che geme.

     Sul polo gelido,
all’uom negato,
siede immutabile
40l’avaro fato
nel ferreo trono,
sordo al perdono.

     L’irremeabile,
stigia palude
45con l’onda squallida
quell’ombre chiude,
che fare al giorno
vonno ritorno;

     né lice ascendere
50il pigro legno:
il nocchier vietalo
del muto regno,
e a lui lo vieta
legge secreta.

     55Né per le torbide
sponde frementi,
fra innumerabili
ombre dolenti,
Tisbe erra avvolta,
60ombra insepolta.