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parte prima. | 177 |
Mefistofele. La prima moglie di Adamo. Guardati dalla sua bella capigliatura, quell’unico ornamento di cui faccia pompa; chè dove ell’abbia allacciato con essa alcun giovane, nol lascia andare così di leggieri.
Fausto. Vedine qua due a sedere: la vecchia con la giovane a canto; e par ch’ell’abbiano già saltato ben bene.
Mefistofele. Stanotte son senza requie; e già rientrano in ballo. Su, lesti! veggiam di pigliarcele.
Fausto ballando con la Giovane.
Una volta un bel sogno fec’io:
Vedea un melo, e sovr’esso due belli
Tondi pomi; men venne desio,
E sul melo salii per avelli.
La Bella. Il desio delle tonde pomelle,
Figli d’Eva, in voi nasce con voi.
Molto godo che anch’io d’assai belle
N’ho in giardino; le cogli se vuoi.
Mefistofele con la Vecchia.
Una volta un mal sogno fec’io:
Vedea un’arbore sessa per mezzo;
E nell’arbore............;
Benchè.... gli feci buon vezzo.
La Vecchia.
Me le inchino umilissimamente,
Cavaliere dal piè di cavallo.
Son quell’arbore, ho.... patente,
........, se a schifo non hallo.
Proctosantasmista. Maladetta ciurmaglia! Che pazze licenze son queste? Non ve l’abbiamo noi già provato e riprovato le mille volte? Uno Spirito non