Pagina:Fausto, tragedia di Volfango Goethe, Firenze, Le Monnier, 1857.djvu/28

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20 cenni su la vita

la vaga repetizione del passato, la disperazione di un migliore avvenire, vi traspaiono magistralmente. Una forza irregolare si fa in queste sue prime opere riconoscere. Noi vedremo ora aprirsi per Goethe una nuova èra nella quale tutti questi elementi pieni di fuoco si classificheranno e si coordineranno da sè stessi.

Per lo spazio di sei intieri anni, Goethe s’adoperò infaticabilmente a comporre quella sua singolare opera che doveva servir d’espressione al secondo sviluppo del suo pensiero: quest’opera, in diversa guisa giudicata e spesso male interpretata, divenne l’oggetto di critiche virulente. L’alunnato di Wilhelm Meister presenta un enigma famigliare, un simbolo poetico, coperto e velato da forme di dire casalinghe: è un trattato di filosofia e di estetica rivestito di spoglie volgari e comuni. Tanto in Germania che in Inghilterra la pubblicazione di questo libro fu accompagnata da un lungo sussurro che significava un’aspettativa delusa. Come! (essi dicevano) l’autor facondo di Werther sì degno di dipingere le scene più stucchevoli della vita comune? Quale decadimento! quale argomento di stupore! Agli uni quest’opera pareva immortale, agli altri sembrava putisse di pedantismo e sopra tutto d’annoiatura. I critici inglesi trovavano che nulla in questo romanzo facea rammentare gli usi del gentil mondo, nè i costumi eleganti. Il poeta e filosofo spiritualista Novallis, discopriva in Meister una tendenza al materialismo, ed una abnegazione delle fantasie soprannaturali; abnegazione che egli altamente riprovava. La è pur cosa difficile quella di piacere a tutti! Goethe aveva trovato in vece il segreto di non piacere ad alcuno. Qui s’accusava di misticismo, là di deismo, e persino di ateismo. Finalmente Federico Schlegel s’avvisò di esprimere in un saggio critico la sua opinione su Meister, e rivelò lo spirito di quest’opera. Fu allora sciolto l’enigma, e la pubblica voce cangiando graduatamente acclamò per la Germania Wilhelm Meister siccome uno dei capi lavori del suo autore.