Pagina:Fausto, tragedia di Volfango Goethe, Firenze, Le Monnier, 1857.djvu/537

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paralipomeni 529

bertucce essersi rintanate, ch’io le odo a garrire tuttavia.


Egli è come diceva pocanzi un....

Il Vescovo. Le son queste idee da pagano; ne ho trovato di consimili in Marco Aurelio. Le son, ripeto, virtù de’ pagani.

Mefistofele. Magagne fastose! donde ne concludo essere doveroso che i prigionieri vengano condannati in massa.

L’Imperatore. Trovo ciò un po’ durello: che ne dice il Vescovo?

Il Vescovo. Senza pretendere di eludere la sentenza della nostra Chiesa infallibile, sembrami tuttavia che....

Mefistofele. Perdonare! virtù da pagani? Gli avrei di buon grado puniti, ma, s’ella è così, perdoniamo! — Vanne assoluto, tu pel primo, e rientra nel pieno tuo diritto.


(Spariscono senza tramandar puzzo.)

Il Maresciallo. Sentite voi nulla?

Il Vescovo. Io? No!

Mefistofele. Questa genía di Spiriti non dà, o signori, pur ombra di fetore.