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Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu/22

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16 fedele


— Fa piacere, Filippo! — disse la signorina a suo fratello che cercava inutilmente sul piano il motivo dell’Aria di Chiesa di Stradella.

Continuai a dettare la vecchia canzonetta che piaceva tanto alla società milanese, molto intelligente, molto distinta, dell’Hôtel Brocco:

Mi me se inchiava i denti
Quando te voi parlar;
E digo: i xe acidenti...

Qui mi mancò la memoria. La signorina Prina, le altre amabili signore e un paio di giovinetti molto disposti a usare della graziosa strofetta per i loro fini particolari, se ne desolavano. Il verso non venne e io potei solo ripetere alla damigella con il più sentimentale accento che seppi: