Al gesto supplichevole,
Alla femminea voce, 100Meravigliato arrestasi;
Però che a lui non nuoce
Donna che fra le tenebre
S’attenti a lui venir,
E che sognando il gaudio 105Accresce il suo martir.
— «Donzella, a me che guidati?
Cerchi da me difesa?
No, non temere; abbomino
Ogni non degna impresa. 110Chi sei? che vuoi? deh parlami
Qual ti foss’io fratel;
Il duol m’è sacro; e il debole
Con me protegge il ciel».
— «Oh nobil cor!» La vergine 115Vieppiù dei prence accesa
Susurra allor; «qual dubbio
Tenermi or può sospesa?
Tramano intanto i perfidi
Contro gli amati dì!» 120E in sen premendo i palpiti
Gli favellò così: