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Pagina:Ferrario, Trezzo e il suo castello schizzo storico, 1867.djvu/161

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Sopra di questa lapide si trova il suo busto in marmo.

Finalmente, per tacere di altre pie disposizioni, accenneremo quella con cui nel 1801 un Andrea Rota largiva tutto il suo alla già menzionata Scuola de’ Poveri. A’ nostri giorni poi un Giovanni De Mattei, con suo testamento del 19 d’agosto, 1850, legava lire 210 annue per baliatico a favore dei figli poveri.

Tutte queste cause pie, che danno complessivamente un annuo reddito nitido di lire 6470 circa, sono oggidì amministrate da una Congregazione di Carità composta de’ signori cav. dott. Giuseppe Mazza presidente, nob. cav. Girolamo Bassi deputato1, preposto don Angelo Camera, Emilio Mantegazza, Gaetano Molina e Tranquillo Besana secretano.

Scuole. — Tra le riforme civili di Giuseppe II è d’incontestata utilità l’istituzione delle scuole normali intese a rendere l’istruzione elementare più ragionevole, generale, ed uniforme di quello che fosse in passato. Nel luglio del 1788 le communità di Trezzo e di Concesa2 godevano già del privilegio di una scuola gratuita in base al piano del 10 di novembre, 1768, sull’eredità del

  1. Il di lui padre nob. Paolo Bassi fu nominato il 28 d’agosto del 1830 amministratore del Luogo Pio di Trezzo; ed è il medesimo che in appresso fu anche podestà di Milano dall’agosto al novembre del 1848.
  2. Durante il Governo Italiano Concesa era aggregato a Trezzo, unione che si verificherà di nuovo quanto prima per adesione unanime dei due Communi interessati.