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Pagina:Ferrario, Trezzo e il suo castello schizzo storico, 1867.djvu/71

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Conchiusa (9 di aprile, 1454) la pace fra il duca e la Republica, furono assegnati al primo la Valsassina, la rôcca di Bajedo e di Pianchello, Lecco con le sue dipendenze, le Torrette di Trezzo e tutto il fiume Adda, e diverse terre nel Cremonese: delineazione di confini che due anni dopo venne riformata1.

L’anno appresso i Villani (23 di aprile rinunciavano al duca il feudo di Trezzo2.

Capitolo VII.

Trezzo visitato dal duca Francesco Sforza. — Il Castello offerto a Bartolomeo Colleoni. — I castellani Marco da Landriano e Vercellino Visconti. — Gaspare Santo da Trezzo. — Prigionia di Orfeo da Ricano e di Antonio Simonetta.


Circa quest’epoca Trezzo fu onorato d’una visita del duca e della duchessa, e il Commune poco stante

  1. Il fossato vicino alla porta di Trezzo fu giudicato appartenere al Milanese, perchè non ve ne ha cenno negli Statuti di Bergamo: esso comprendeva anche le Torrette al di là dell’Adda. Così da una informazione scritta, come pare, il 17 di luglio del 1433, da un in caricato ducale che doveva recarsi a Ferrara, allorchè era ancora pendente la controversia fra il duca di Milano da una parte, e la Republica Veneta dall’altra, per le terre della Valsassina, di Lecco, e di Brivio, e pei diritti sull’Adda.
  2. Vedi le nostre Notizie storico-statistiche intorno a Busto Arsizio, pag. 189.