Pagina:Ferrario, Trezzo e il suo castello schizzo storico, 1867.djvu/97

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macine, a patto ch’ella ne spendesse ogni anno 5000 nella costruzione del nuovo canale dove più fosse opportuno. Fu allora ordinata una livellazione generale dell’alto Milanese ed un maturo esame di tutte le proposte, affine di scavare un condutto commodo e facile da qualcuno dei laghi superiori sino alla città. Intervenne a tali studj anche il valente matematico ed idraulico Carlo Pagnani, di cui si conserva un prezioso libretto contenente i più minuti particolari intorno ai luoghi esplorati ed alle misure tolte a base del miglior progetto dagli ingegneri1. Da ultimo prevalse quello compilato nel 1518 dall’architetto Benedetto Missaglia. Fra coloro che il 18 d’agosto, 1520, esaminarono il disegno e visitarono il luogo per rendere l’Adda navigabile, furono monsignore Benazo castellano di Trezzo ed altri gentiluomini francesi, i quali mostrarono d’essere appieno soddisfatti dell’opera.

  1. Il libretto è intitolato: Decretum super flumine Abduce recidendo navigabili Mediolanum usque cum testificatione Christianissimi Regis in hanc urbem. liberalitatis et munificèntice impressimi Mediolani per Augustinum de Vicomercato anno Domini MDXX die XXVI julii. È di 56 facce, e va adorno di due incisioni. L’una serve di frontispizio e presenta un disegno che, se non è di Leonardo, è al certo della sua scuola. Vi è raffigurato Sant'Ambrogio in abiti pontificali e il re Francesco I.° con seguito, in atto, come pare, di dirigere la parola ad alcuni consoli, sindaci o priori, di cui quattro gli stanno innanzi inginocchiati. Il terreno è sparso di fiori. In lontananza veggonsi alcune montagne; in basso, torri, castello e casuccie, e più sotto, il fiume Adda con alcune navi. L’altra incisione a faccia 52 presenta il corso dell’Adda da Lecco fino a Cassano. Circa le edizioni di quest’operetta può vedersi il Dozio nelle Notizie di Brivio e sua Pieve, p. 154.