Pagina:Ferrero - Angelica, 1937.djvu/68

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36 angelica


gianduja

Disgraziatamente la sua saggezza si è limitata a questo: conquistato il potere non ha pensato che a goderselo. Si è fatto una corte di donne. Fa colazione coll’oppio, desina coll’haschisch, cena con la cocaina. Non beve che champagne, sogna e impone le più strane costituzioni del mondo, che non rispetta mai. Non ci sono più leggi. Da che lui è al potere vige il regime dell’arbitrio. Le spie, gli agenti di polizia, i traditori pullulano; le persone dabbene scompaiono; gli scrittori non hanno più tempo di scrivere libri, obbligati come sono a scrivere le lodi del Reggente in tutti i toni; il commercio è arenato perchè tutto quel Che si guadagna va a ungere gli amici del Reggente....

orlando

Mi avevan detto che il Reggente è molto severo su questo capitolo.

gianduja (abbassando la voce)

Sì, sì, ma c’è sempre la risorsa dell’ombrello.

orlando

Dell’ombrello?

gianduja

Ecco, ci sono delle pene severissime per gli impiegati o gli amici del governo che si lasciano corrompere; si può sempre però, quando il sole splende, andare al Ministero coll’ombrello sotto il braccio e scommettere 50.000 lire coll’impiegato che deve decidere dei vostri affari, che fra dieci minuti pioverà....

orlando

E il Reggente?