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coce. Luigi Ferri 11, von Prantl 12 e Gabriel Séailles 13 si mantengono con maggior prudenza in una zona intermedia.

Ma oltre che idealista e positivista, Leonardo è stato fatto romantico 14 e, più spesso, per la sua estetica, formalista. James Wolff scopre in Leonardo un «formal Aesthetiker» 15 Julius von Schlosser 16 lo ammira, nonostante certe assurdità, perchè si riduce alla pura forma, perchè si oppone a tutto ciò che non è forma.

Da questo piccolissimo ristretto di bibliografia vinciana, s’è potuto dunque vedere come i critici abbiano quasi sempre inquadrato Leonardo in un sistema concepito dopo di lui. Approfittando di certi suoi maestosi ondeggiamenti, Fhanno catturato e costretto in dottrine contradditorie.

Gli uomini vanno spesso soggetti, quando vogliono comprendere, alla smania di classificare, e se cercano ogni tanto di spartire secondo schemi geometrici la splendida efflorescenza delle idee è soltanto per riuscire a goderla. Ma anche se classificare vuol dire illuminare torno torno tutte le facce — buone o cattive, vere o false che siano — di un pensatore, e perciò non è una fatica inutile, io cercherò di rinunziare ai premi e ai vantaggi