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cosa è il dipingere che abbracciare e pigliare con l’arte quella superficie del fonte?»12.

Dobbiamo dunque credere che per Leonardo dipingere e imitare le cose fosse lo stesso?

Leonardo pensò la natura in modo, che per un pittore non era più possibile di imitarla; per convincersene, come vedremo, basta leggere il Trattato della pittura. Ma per il fatto che nel Trattato si trovano tante pagine, in cui si dice che l’uomo non può imitar la natura, non vuol dire che nell’estetica di Leonardo la natura debba esser messa nell’ombra. Chi credesse, perchè Leonardo pensa che non si può imitar la natura, di toglierle il posto maestoso che occupa nel suo pensiero, sarebbe in errore, perchè la natura è sempre il solenne modello, l’esempio più vasto che l’artista abbia dinanzi agli occhi. Quali son dunque i rapporti fra la natura e l’arte; in che maniera si conciliano questi due mondi? In che modo il pittore ha da tenerne conto, se l’universo non s’offre ai suoi occhi incantati per venire imitato?

A queste domande cercherò appunto di rispondere nella prima parte del libro. Tenterò così di chiarire, attraverso agli scritti di Leonardo, come egli partendo da una generale