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sonetti. 157



CIX.

LI BURATTINI.


     Dove so’ ito? Oh tu che nun c’imbrocchi
Manc’a le mille! Ar Teatro Rossini,
Propio ar teatro de li regazzini....
Quanto se spenne?1 Dodici bajocchi.

     E è sempre pieno zeppo de paini2
E de signore co’ tanto de fiocchi,
Che se ne stanno lì co’ tanto d’occhi
A vedé recità sti burattini.

     E a sentì si co’ che disinvortura
Discurreno, e a vedé si co’ che arte
Se mòveno, intontìschen’3 addrittura!

     Ma quer che poi te fa propio impressione,
È de vedéje recità la parte
Senza manco l’aiuto der soffione.4



    appunto di una stoffa di lana molto rozza.

    Se vedi!... invece di Se tu vedessi!...

    Si veda la nota 3 al sonetto Pijene uno, pijeli tutti, pag. 105.

    Cagionoso, malaticcio.

    Ci risiamo un’altra volta. Cioè: «sono incinta di bel novo.»

  1. Si spende?
  2. D’uomini ben vestiti. Si veda la nota 4 al sonetto Parlàmose chiaro, pag. 95.
  3. Intontiscono, fanno sbalordire. Si veda la nota 4 al sonetto Er gatto, pag. 113.
  4. Del saggeritore (in francese: souffleur).