Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/117

Da Wikisource.

i tre amanti di bella 113


Come attratta da un fascino dolce e misterioso
Gli solleva il bel crine che quasi ha il volto ascoso,
E,
— Vi conosco! esclama; giovinetto, quel nastro
Ch’io perdetti alla messa, l’anno scorso... —
                                                                           Se un astro
Fosse disceso sotto le pupille di Steno
Dippiù non brillerebbero; ma l’ansia del suo seno
Or si è fatta terribile.
                                        — Fu raccolto da voi,
E da lontano sempre mi seguiste dippoì...
Perchè? —
                    Due grosse lagrime fur la risposta.


15