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ATTO UNICO - SCENA II. 175


Di una sorella, e quando mi dipingesti il fido
Limitar, dove il gaudio colla pace fa il nido,
La casetta ove il lilla coll'edera si aprica,
Capii la prima volta che cosa è la fatica!
Ebbene... al vostro avviso l'orfano si abbandona!...
Oh! chi bella è cotanto deve esser tanto buona!
Farne saggio volete, o madonna? vi piace
Di custodirvi al fianco il reattino loquace
Per mutarlo pian piano in uccello di gabbia?
Mi farò saggio e queto, e ch'io giammai non abbia
Altro mai nella mente pensier del mio destino
Che di passare i giorni con te, su di un cuscino,
A' tuoi piedi, gli istanti facendoti giulivi,
I tuoi sogni cullando di canti fuggitivi!


SILVIA

Un fanciullo voi siete...

(a parte)

                                                 Ah! quest'ansia... perchè?
Perchè questa paura? Averlo qui... con me...
Sempre! fargli una vita colla mia tenerezza;
Sentirlo darmi il nome di sua amante. In certezza
Veder mutato il sogno più dolce ch'io sognai!...


ZANETTO

Ebben... m 'udisti!... Vuoi?