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i tre amanti di bella 49


VIII.



     — Chi scelse a battezzarti questo nome divino,
Mia piccola Contessa, fu un vate o un indovino? —
Il mio nome di Bella!... furon due tristi cose,
Il tempo e l’abitudine...

                                        — O viole, o gigli, o rose,
O piume di colibrì, raggi di sole e note
Che i serafini cantano sul carro di Boote,
Voi che, il dì delle Palme o il dì della Madonna,
Vi congiungeste in cielo per crear questa donna,
Perchè stillar lasciaste sulle sue guancie altere
Tanto pianto di notti, tanto rossor di sere?...
Oh sorridimi... e serba questo volto allibito
Per le incresciose veglie del tuo vecchio marito:
Ridi, canta, folleggia, perdio! l’amante io sono,


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