Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/81

Da Wikisource.

i tre amanti di bella 77


     — Questa donna ti giuro che per me non farebbe:
La dev’essere un ninnolo di miele e di giulebbe;
Amo le forti, e tu? Ecco un altro messaggio:

     «Doman, Lenuccia mia, gli è dì di festa,
E il mio padrone è ammalato a palazzo.
Nella sua gondola
     Vuoi che usciam bellamente in Canalazzo?
 
     «Mi adatterò la sua parrucca in testa.
Ne porterò la spada e il giustacuore,
Le piume, i ciondoli,
E l’amante parrai di un senatore!
 
     «L’anima ho piena di versi rimati,
E porterò con me la mia mandòla:
Parole e musica
     Ti alletteran come una cosa sola!
     .          .          .          .          .          .     »

— Leggiam quest’altro —
                                             «Il bimbo
Viaggia in fondo al mare,
E l’alma sua nel limbo...»