Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/94

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90 fiabe e leggende


Tutto che ingombra il sordido peristilio traballa
Intorno a Steno, orribile famiglia macra e gialla.
Son gli stocchi che guizzano come in mano a ribelli,
Son gli arazzi che sembrano ali di pipistrelli;
Son le gonne vendute dalle Circi del ghetto
Che gli danzano in giro e gli sfiorano il petto;
Son le coltri, lasciate dalle tremule vecchie,
Che passano, gettandogli vaghe preci all’orecchie;
E in la cupa vertigine, fra le larve e il fetore
Delle casse di sego, allo scoccar dell’ore,
Oh meraviglia! è il marmo che si muove, è il macigno
Da cui sembra svanito il cinico sogghigno,
E il Fauno che si abbassa sulla testa di Steno,
E par dica: — per piangere, ora ho un compagno almeno!