Pagina:Fillia - L'ultimo sentimentale, 1927.djvu/92

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cati, insaziabili, disastrosi, anche se avete la virilità e la femminilità di mille negri e di duemila odalische. Quando non è più possibile saziare i sensi vuol dire che il valore emotivo si esaurisce — allora si piange l’amore, si diventa nostalgici, si crea lo scetticismo, il pessimismo, l’ironia, la degenerazione e l’inutilità».

«Ti ò condotto a questa conclusione per farti comprendere che la tua vita moderna si potrebbe definire il funerale dell’amore».

«Il funerale dell’amore: ài pranzato in un ristorante di lusso, alle dieci di sera — sei uscito lentamente, nascondendo lo smoking con un soprabito nero — sei passato nelle vie del centro adocchiando qualche snella passante. Poi il Tabarin, i colori pazzeschi, le nevrastenie di un jazz, le cento lire del champagne. Venti copie malate di shimmy: pigre, barcollanti, slegate, incoscienti, striscianti, deboli come la tua sensibilità. Quella donna ti piace: vestita di un verde calmo, affettuoso, di un verde famigliare che contrasta immoralmente con il viso elettrico, i capelli semisferici, le braccia da ginnastica svedese. Tu l’inviti a ballare un fox-trott non troppo furioso e misuri il tremito del suo grembo, l’elasticità dei seni, la morbidezza della schiena, il profumo che usa, le pretese che à. E’ impiegata di Banca ma passerà la notte con te, anche il giorno se vuoi. Uscite alle due e prendete un taxi — tu la baci una volta sola perchè il tragitto è brevissimo. La camera silenziosa, il letto grande, una vera palestra di esercizi sessuali. L’im-