Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/77

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alla parete. A che pensava? Muto, immobile, le braccia incrociate sul petto, il volto pallido e gli occhi splendenti di un fosco bagliore di acqua torbida al riflesso del lampo, in quei momenti don Salvatore rappresentava il vero tipo del sardo che odia, che si lascia dominare da questa primissima passione della sua terra, e, dimentico di ogni pietà, di ogni istinto, anche paterno, medita la vendetta, il sangue che solo potrà lavare l’onta recata al suo onore.

Per lui Lara era disonorata: essa amava un povero, il figlio di un pastore: dunque aveva scordato i suoi doveri, era diventata pazza, non più sua figlia, ma figlia del capriccio, della colpa, del disonore! — Lasciò che Lara finisse la sua lettera e che poi se ne andasse, dopo il permesso a pena strappato da donna Margherita, in casa di Mariarosa.

Allora don Salvatore entrò nella cameretta della fanciulla e cercò le lettere di Nunzio, ma invano. Dopo quasi due ore di ricerche non aveva ancora trovato nulla e stava per abbandonare la speranza di trovar nulla, pentito di non aver sorpreso Lara mentre scriveva e in pari tempo giubilando al pensiero che forse si era ingannato, allorchè si ricordò che una volta da bambino, in quella stessa camera, aveva nascosto una moneta fra il marmo e la tavola del cassettone. — Levò via le chicchere e i giocattoli che ornavano il cassettone, sollevò il marmo e mandò un sordo gemito. L’ultimo barlume di speranza svaniva: le lettere erano là!

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La scena che quella sera si rappresentò in casa Mannu (scena del resto assai comune in Sardegna, e forse anche altrove, nelle case ove ci sieno ragazze che non pensano a farsi monache...) non è facile a descriversi. Tutti gli insulti possibili e immaginabili furono prodigati alla povera Lara, che, essendosi alla fine provata a scusare il suo amore, dicendo: — Tutto questo, perchè è povero! Ma se fosse stato ricco!... — ricevè due schiaffi solenni da don Salvatore, che la stordirono e le fecero battere la testa sul muro in un modo orribile. Quei due schiaffi rimasero impressi nella sua anima, insieme ai ricordi più terribili della sua vita. Una volta Lara, mentre dormiva