Pagina:Firenze sotterranea - appunti, ricordi, descrizioni, bozzetti (IA gri 33125010316723).pdf/160

Da Wikisource.
124 Firenze sotterranea

Ciascuno di loro ha un nome: si chiamano Febbre, Scala, Lupetto, Tremito, Fortuna, Ghigliottina: i nomi più strani. Con tali nomi si conoscono non soltanto tra loro, ma sono conosciuti alla Polizia: e li hanno resi famigerati con degne gesta.

Allorché accade un furto, gli agenti più bravi, dopo aver preso contezza di tutti i particolari, esclamano: è Febbre e Lupo; o è Fortuna e Tremito e Febbre insieme, che lo hanno commesso. Perchè ogni ladro ha il suo genere, ha una maniera sua particolarissima di operare: ha uno stile. (Quanti scrittori sono inferiori ai ladri!).

Non solo hanno un nome, ma un linguaggio strano, capriccioso, che mutano di periodo in periodo, cioè quando si accorgono che la Polizia ne ha la chiave.

Non tollerano dunque la presenza di un estraneo nei loro raddotti.

Prima di tutto può essere una spia: in secondo luogo, che diritto ha di andare fra loro, chi non può far vedere il suo stato di servizio: dieci, venti, perfino quaranta condanne? I più condannati sono i più venerati, ma veneratissimi quelli, che ebbero venti, trenta processi e ottennero diciassette, venti assoluzioni! Costoro sono maestri di scaltrezza, ladri santi, da essi aspettan mira-