Pagina:Fisiologia del matrimonio.djvu/19

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gli faoeva le rivelazioni più schernevoli, al momento in cui esaminava col maggior piacere una donna che ballava, sor- rideva o parlava. Al modo stesso che Mefìstofele mostra coi dito a Fausto, nella spaventevole assemblea del Brooken, figure sinistre, l’autore sentiva un demone che, in mezzo aa un ballo, veniva a battergli famigliarmente sulla spalla o a dirgli : Vedi tu quel sorriso incantatore ? È un sorriso d’odio. Ora il demone si pavoneggiava come un capitano delle antiche commedie di Hardy. Egli scuoteva la porpora d’un mantello ricamato, e si sforzava di rimettere a nuovo i vecchi tintìnnabuli e gli orpelli della gloria. Ora usciva alla maniera di Rabelais, in una franca e larga risata, e scriveva sul muro d’una strada, una parola che poteva ser- vire di pajo a quella : — Bevi ! Solo oracolo ottenuto dalla diva bottiglia.

Spesso questo Trilby letterario si lasciava veder seduto sopra una montagna di libri; e, con le sue dita uncinate, indicava maliziosamente due volumi gialli, il cui titolo fìam- meggiava agli sguardi. Poi, quando vedeva V autore attento, fondava con voce stridente come le note d’un organetto : fisiologia del matnmonio, — Ma quasi sempre appariva di sera, all’ora dei sogni. Carezzante come una fata, egli ten- tava d’addomesticare con dolci parole l’anima che s’era sottomessa. Tanto beffardo quanto suducente, flessibile co- me una donna e crudele come una tigre, la sua amicizia era più terribile dell’odio suo, perchè non sapeva fare una carezza senza graffiare. Una notte fra le altre, egli esperi- mento la potenza di tutti i suoi sortilegi, e li coronò con un ultimo sforzo. Egli venne, si sedò sullo sponde del mio letto, come una giovinetta ebbra d’amore, che dapprima sta muta, ma i cui occhi brillano, ed alia quale il suo segreto finisce per isfuggire.

— Questo — egli disse — è il prospetto d’un vestito da palombaro, per mezzo del quale si potrà passeggiare a piede asciutto sulla Senna. — Quest’altro volume ò il rap-

f>orto dell’ Istituto sopra un vestiaro adatto a farci traversar e fiamme senza bruciare. — Non proporrai tu dunque nulla che possa preservare il matrimonio dalle disgrazie del freddo e del caldo ? Ma, ascolta I Ecco V arte di conservare le sostan- ze alimentari; V arte d* impedire ai camini di fumare; V arte di far d^ buoni mortai; V ai’te di mettersi la cravatta, e V arte di tagliar le carni.

Nominò in un minuto un numero tanto prodigioso di libri, che l’autore ne ebbe come un abbagliamento.

— Queste miriadi di libri, sono state divorate — dice- va — e nondimeno tutti non fabbricano e non mangiano, mentre che tutti si uniscono in matrimonio I.... Ma, guarda I

La sua mano fece allora un gesto, e parve scoprir lon^ tan lontano un oceano, in cui tutti i libri del secolo si agi- tavano con movimenti ondulatorii. Gli in dtóo\\,^ràs:ift xyccl-