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Il magico cerchio


Il dono dei doni.

Qualche anno fa, moriva a Parigi una donna che aveva riempito il mondo della sua fama di bellezza per circa tre lustri e che il mondo, da mezzo secolo, aveva ormai dimenticata. Moriva in una solitudine che aveva qualcosa di tragico, assistita soltanto da una vecchia domestica fedele, in un appartamento che ancora serbava vivo il ricordo degli antichi splendori ma che da quaranta anni restava avvolto in una penombra continua — contesa la luce del sole dalle griglie delle finestre sempre accostate, dalle doppie cortine calate; conteso il riflesso delle cose intorno e delle due creature che fra quelle cose si aggiravano come ombre silenziose agli specchi sempre velati con una cura e una gelosia che erano diventate mania pietosa.