Pagina:Flavia Steno - Cosi mi pare.djvu/127

Da Wikisource.
120

Quella donna era la famosa contessa di Castiglioue, fiorentina di nascita, trapiantata a Parigi sull’inizio del secondo Impero, bella così da emergere fra tutte le donne delle Tuileries che pure avevano accolto tante meravigliose creature rivestite di tutte le grazie.

Dopo aver brillato e dominato a Corte e fuori dalla Corte col fascino indicibile della sua bellezza onnipotente che le cronache destinate ad essere materia per la storia di domani dicono fosse anche adoperata da Cavour come strumento politico, la contessa di Castiglione scompariva a un tratto, in pieno meriggio di vita, ancora in tutto il fulgore della sua bellezza, e la mondanità parigina non la vide più brillare astro fra gli astri suoi fulgidi — conquistatrice di cuori, suscitatrice di entusiasmi senza nome.

La bellissima s’era condannata volontariamente alla reclusione terribile durata poi più di quaranta anni, per non far assistere il mondo al crepuscolo della propria bellezza.

A trentasette anni, in piena giovinezza ancora e in piena forza, la contessa di Castiglione scompariva perchè nessuno potesse seguire sul suo viso l’alterarsi di quella perfezione prodigiosa di grazie che era parsa miracolo e che