Pagina:Flora medico-economica.djvu/150

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Diadelfia Decandria.

alza a 9 e 10 piedi, onde coltivato a dovere per nulla la cederebbe al tanto vantato gigantesco. Se ad onta che tutti gli autori lo decantano come ottima pastura, essendo mangiato da tutti gli animali, e ricercato dai cavalli, non se ne fà gran caso, convien dire che qualche motivo lo faccia trascurare ed in fatti osservo che il suo odore è forte, e forse troppo per non nauseare facilmente il bestiame; che lasciandolo crescere alquanto, diventa il suo stelo assai duro e quasi legnoso, in fine che non è molto foglioso. Per tiglio(?) non se ne sono fatte ancora esperienze, ma abbiamo tante piante tigliose, che pur si trascurano, come perfino la canapa, perchè non se ne trova il conto.
Quasi tutti i Trifogli servono di grata e buona pastura al bestiame, e distintamente il Tr. pratajuolo coltivato nei prati artificiali, che però devesi mescolar colla paglia od altro fieno, perchè mangiarlo in quantità, specialmente fresco, produce flati e persino una timpanitide(?) mortale.
CXLVIII. Glicirriza. Cal. tubuloso, bilabiato; labbro superiore con 4. lacinie ineguali; l’ inferiore semplice, lineare; Carena di 2. petali. Legume ovato, un poco compresso, di 3, a 6. semi.
204. G. glabra. Foglioline ovate, quasi troncate, sotto un poco glutinose, senza stipule. Fiori in racemo, legumi lisci.
Glycyrrhiza glabra. It. Logorizia, Liquirizia, Regolizia. Ver. Liquerizia (Sugo de Galizia).
Fiori rossetti, Giu. Lug. Dietro la Chiesa di S. Giovanni, nelle macerie ed in qualche altro luogo dei contorni di Duino. Perenne.