Pagina:Flora medico-economica.djvu/209

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Crittogamia Funghi.

CCXXXIII. Agarico. Imenio lamelloso, lamelle radianti, semplici, parallele, miste spesso a più brevi. Capello piano suborbicolare per lo più carnoso, o membranaceo. Stipite raramente mancante, dritto o ascendente, quasi cilindrico con capello contiguo nudo o con collare, talvolta con volva alla base. 294. A. cesarea. Margine del capello ranciato, striato, lamelle gialle; stipite ripieno, giallognolo; annulo o collare a volva larga, bianchi. Agaricus cesareus. It. Uovolo ordinario o comune, o rancio. Ver. Fongo da magnar, Fongo de prà. D’estate e d’autunno nei boschi, sul monte, è mangiabile, e delizioso. Off. Dei tanti funghi mangiabili, che trovansi nel nostro paese, che non è però molto fertile in questa clesse di vegetabili a motivo delle poche pioggie cui è soggetto, appena tre o quattro specie se ne mangiano, ed anche queste raramente.La migliore e più ricercata si è il Phallus esculentus Linn. It. Spugnolo, Spugnina, Frippetta. Ver. Rasporoul(?), che non è tanto comune, e che suol trovarsi nelle olmare, poi l’agarico campestre. 295. A. moscario. Margine del capello ranciato-rosso, nitido, striato; verruche; lamelle e stipite quasi pieno, bianchi; volva squammosa. A. muscarinus. It. Uovolo malefico, Uovolo roseo, Uovolaccio,