Pagina:Fogazzaro-IdilliSpezzati-1902.djvu/177

Da Wikisource.

— 170 —


le combinazioni politiche parevano al Re niente, e l’amore tutto. Dopo cinque minuti rientrò nel gabinetto, si giustificò, per parere onesto a sé stesso, di ciò che stava per fare sfiorando rapidamente col pensiero gli argomenti malfermi che ne aveva, gl’impegni del ministro, l’impero del Nord, e, posto un dito sul bottone elettrico, senza voler più riflettere, spinse.

Era il tocco e cinquanta minuti. La cameriera della principessa di Malmöe-Ziethen avvertì subito la sua signora che alla finestra dello studio di S. M. non si vedeva più lume. La principessa balzò dal letto, afferrò il cannocchiale che l’altra le porgeva e spalancò le invetriate. L’appartamento reale non aveva più che undici finestre illuminate delle solite dodici; la dodicesima, quella della torre d’angolo, era oscura. Vittoria abbracciò la ragazza, guardò ancora col cannocchiale, lo gettò da sé, ritornò palpitando a letto, felice; e, mentre colei chiudeva stupefatta la finestra, le domandò se avrebbe paura d’una gran guerra vicina.

Dodici ore dopo, la Gazzetta ufficiale pubblicò il decreto di scioglimento della Camera, controfirmato dal conte di Fersen.