Pagina:Fogazzaro-IdilliSpezzati-1902.djvu/37

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Il signor Roberts non si lasciò scoraggiare dalla sua freddezza. Parlò continuamente con suo padre, con lei, con miss Bertha, di molte cose, ma sopratutto di sé stesso, delle proprie qualità, dei proprii difetti. Secondo lui, il suo difetto principale era il cuore troppo largo e tenero. Per questo egli non aveva mai potuto arricchire. No, non era ricco. Era forse una vergogna di non essere ricco? Non lo credeva. Del resto, chi si poteva dire ricco che non avesse almeno quattromila sterline l’anno? Egli non le aveva. La sua fortuna non era molto inferiore, ma insomma non arrivava a questo. Voleva perciò lavorare ancora. Intendeva passare ancora un anno in Oriente. Poi, quando avesse potuto offrire a una donna amata tutte le dolcezze dell’esistenza, sarebbe ritornato in Occidente, e, se non riuscisse a farsi amare come e da chi voleva, sarebbe venuto ad abitare una riva solitaria del lago di Lugano e avrebbe scritto un poema perchè amava molto la poesia.

Harriet ed io ci guardavamo spesso mentr’egli parlava e più d’una volta, quando gli occhi nostri