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con uno sguardo che m’entrò nel cuore e ancora di tempo in tempo mi fa male.

Due giorni dopo andai a Villa Ceresio. I Forest erano partiti. Passai tre ore sopra un sedile del quai presso l'Hótel du Parc, all’ombra delle acacie, a guardare il Cavallino, Castagnola, villa Ceresio e le acque del lago scintillanti al sole. Il bel paese mi pareva scolorato, vuoto e triste.

Non ho più veduto miss Harriet; non ho più udito parlare di lei. Sarei felice se queste righe attraversassero l’Atlantico, cadessero sotto i suoi occhi, almeno sotto gli occhi di qualche amica sua, cui ella avesse narrato questo episodio della sua vita. Io pregherei questa sconosciuta amica di miss Forest di farle avere il presente racconto, e anche di dirle che la foglia d’arancio baciata dalle sue labbra è ancora custodita come una dolce, cara memoria, insieme alla monetina d’argento, nella piccola villa battuta dalle onde, a piè del monte coperto di ulivi, di viti e di allori.