Pagina:Folengo, Teofilo – Opere italiane, Vol. II, 1912 – BEIC 1821752.djvu/304

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<poem> 68

— Deh! Dio, Dio mio, per qual cagione

cosi lasciato m’hai? vedi la sete, Signor, c’ho di salvar queste persone, ch’or sonomi tant’empie e si ’ndiscrete ! Padre, ti prego, fa’ che a lor perdone, pere’ hanno Palme cieche, lorde e viete d’ogni peccato; e a me, ch’io forma porto di servo e pendo in croce, dá ’conforto! — 69

Mosso a pietá, l’Altissimo giú volta

quel suo, che tutto vede, orribil sguardo. Turbasi ’l ciel, trema la terra, e in volta fugge l’inferno col suo ner stendardo. Giá l’Alma santa, ornai dal core sciolta, vien per lo petto ai labri, ove col dardo uccide Morte, e, uscendo, con gran voce lasciò vittoriosa il corpo in croce.