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DEL LIBRO PRIMO DELL’UMANITÀ DI CRISTO

CANTO I

Qualità dell’autore. — Invocazione. — Essenzia del Figliuol di Dio.

Or ch’io son posto a fren di quell’etade,
ch’altrui distempra per molt’anni e indura
nel già preso costume e qualitade.
pianta mi trovo alfine arsiccia e dura,
5che poma non fruttò se non acerbe,
d’ogni stagion a’ vermi sepoltura.
Pur non mai tardi, a ciò che in me si serbe
nelle radici un poco di vigore
d’un vivo fonte al piè misto fra l’erbe.
10Chi sa se forse al frequentato umore
ringiovenisca il tronco, e ancor s’appigli,
e in foglie’l ramo e in frutto vada il fiore!
Che se del ciel gli augei, del campo i gigli
produce l’alto Patire e d’ésca ’i sazia.
15quanto più noi ch’eredi siamo e figli!
Venga pur, Signor mio, quella tua grazia,
cui degli eletti hai l’alto imperio dato
(oh beato chi in ciò si ti ringrazia!);
venga in quest’arso legno e infracidato,
20il qual per lei fuor d’uso uman germoglie
più frondi e fior di qual sia bosco e prato!
Né pur vedrassi volto in fiori e foglie,
ma tal frutto di lui corremo ancora
qual nel tuo sacro e bel giardin s’accoglie.