Pagina:Folengo, Teofilo – Opere italiane, Vol. III, 1914 – BEIC 1822407.djvu/172

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10allor, come dal sonno, alzai la testa,
e lieto le risposi: — Dunque semo,
per quant’io veggo, in pace manifesta.
11vostro e il mio voler son quel medemo:
il vaso d’òr trovato ha il suo coperchio.
e ad un premio e voi ed io corremo.
Ma, di cotante viste mezzo al cerchio
sendo noi posti, mostreremo al volgo
ch’io non vi son marito di soverchio;
ché, mentre frutto alcun di voi non tolgo,
pur, stando vosco nel decreto fermo,
a tutti esser infertil mi divolgo. —
Cosi le dissi, e volte sei le affermo,
che da’ teneri anni avea proposto
farmi contra quest’usi nostri schermo.
Ma ciò mal può chi a Legge è sottoposto.