Pagina:Folengo, Teofilo – Opere italiane, Vol. III, 1914 – BEIC 1822407.djvu/271

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numero de’ commentatori ed interpreti che di medici temerari, de li quali se rarissimi sono (riguardato il numero loro copiosissimo) li periti conoscitori delli occurrenti morbi, niuno al tutto commentator de VOrlandolo mio essere verace sin qua ho isperimentato . Nulla

di manco la mera intenzione de l’autore non viene in alquanti accomodatamente intesa, la qual è via piú presto inclinata in biasmar li mordaci di essa [fede] che morder universalmente la candidissima fede nostra. E in segno manifesto di mia sinciritade quelle pochette bestemie pongo sempre in bocca ad alcuno tramontano, donde li errori il piú delle volte

sogliono repullulare.S’io pongo la istoria di monsignore Griffarrosto, la

intenzione mia non fu perú d’alcuna particolaritade conceputa, ecc. fsi veda nel I voi., pp. 167-168).

Donde si ricava, oltre quanto abbiamo giá detto, che specialmente la storia dell’abate Griflfarrosto, nel quale si voleva identificare qualche alto ecclesiastico (ad es. l’abate Ignazio Squarcialupi, acerrimo persecutore, coni’è noto, del F.), gli veniva addebitata a colpa gravissima. Pertanto, la Sonciniana a noi pervenuta può rappresentarci un tentativo del poeta per far tacere i Mevi blateranti a suo danno, ispirato ai medesimi criteri che lo ebbero a guidare nel rifacimento del Baldo-, essa è la ristampa dell’ Orlandino, che il F. fece ad usurn Delphini , sopprimendo o attenuando accenni antimonastici (si confronti ad es. v, 57 nelle due edizz.) e togliendo per intero il deplorato episodio. Della circostanza, poi, si valse per fare al poemetto parecchi ritocchi stilistici, allo scopo di correggere qualche sciatteria o scorrettezza incorsa nella precedente edizione (ad es. 1, 19, 28, 62; 11, 22, 48; in, 9, 53; iv, 22, ecc.).

Riassumendo, VOrlandino corse per le mani di molti ancor prima che fosse consegnato all’editore: integro lo pubblicarono i Sabbio nel 1526; mutilo, in senso ortodosso, il Sonano l’anno seguente.

4. Orlandi- \ no per Limerno Pi- | tocco da Mantoa | composto , e in fine: «Venet., Melch. Sessa, 1530 del mese di decembrio».

5. Id. id. — stampatovi Vinezia per Merchiò Sessa | MDXXXIX. (Questa riproduce la precedente; ed entrambe riproducono, anche nel formato, nel numero delle carte e nella distribuzione delle ottave per ogni carta, la Sabbio 1526. Se ne avvantaggiano per la correzione di parecchi errori di stampa.

6. Orlan- \ ditto. Per Limerno | Pitocco da \ Mantoa compo- | sto |) in Vinezia | , appresso d’Agostino \ Bindori | 1550; e in fine: