Pagina:Folengo, Teofilo – Opere italiane, Vol. III, 1914 – BEIC 1822407.djvu/272

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Stampato iti Vinczia per Agustino di \ Ftindori ne l’anno del Signore | MDL. — Ha figure in legno.

Meno rara delle precedenti, tutte rarissime : riproduce la Sabbio 1526, correggendo i piú grossolani errori tipografici, ma aggiungendone altri.

7. Orlandino di Limano Pitocco , nuovamente stampato, diligentemente corretto ed arricchito di annotazioni, Londra e Parigi, presso Molini, 1773, a cura di Clariso Melisseo (nome di pastore arcade, che non potei identificare). 11 testo è completo: quindi suo fondamento è la Sabbio 1526; sono però accolte parecchie delle varianti stilistiche della Sonciniana. Per altro, la Moliniana non può dirsi un’edizione critica, giacché chi la curò si fece lecito di ammodernare il testo originario, rispetto all’ortografia, alla sintassi e al lessico, sostituendo spesso a parole dialettali, care al F., le corrispondenti nell’uso comune; e tutto ciò con tale libertá, che VOrlandino può dirsi del tutto sfigurato, il buon Clariso Melisseo, le cui note spesso dimostrano accortezza non piccola, non seppe rinunziare all’agghindamento arcadico.

La Moliniana è stata ristampata in-12 0 nel 1775: cfr. Bibliograp/iie clèrico galante, Paris, 1879, p. 80.

8. Raccolta dei piú celebri poemi eroicomici italiani , Firenze, Prato, 1841-2, 1, 849 sgg.

9. Parnaso classico-italiano , fase, ci-cvm: L’Orlandino di Teofilo Folengo , Venezia, Antonelli, 1842, pp. xx-212.

10. A. Portioli, Le opere maccheroniche di Merlin Cocai, voi. in, parte 1 : L’Orlandino di Limerno Pitocco, Mantova, G. Mondovi, 1888. — É l’edizione oggi piú accessibile. Il Portioli ha il merito di essere risalito al testo della prima stampa (1526), tenendosi lontano dai rammodernamenti troppo arbitrari ; delle altre non ha consultata la Sonciniana, per quanto la conosca e la discuta, giacché nello scarso apparato critico, che tien dietro al testo (pp. 159-163), rilevando alcune varianti stilistiche della Moliniana e dell’Antonelliana, non dice mai che derivano dalla Sonciniana, e che quindi risalgono direttamente all’autore ; epperciò le critica a torto. Ma, per altri rispetti, l’ed. Portioli ci fa rimpiangere le cinquecentesche, purtroppo rarissime e quasi inaccessibili, perché è bruttata da una fitta selva di errori di stampa, di false lettere, di interpunzioni cervellotiche, di emendamenti arbitrari, di versi metricamente zoppicanti (un saggio brevissimo pel primo canto detti io stesso in Scamp . folengh ., Trapani. 1898, p. 44), che in