Pagina:Folengo, Teofilo – Opere italiane, Vol. III, 1914 – BEIC 1822407.djvu/88

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Oh misero pastor quel che s’assume
tal nome, sendo in atti mercenaro,
105che, visto il lupo, ha di scampar costume!
Oh perfido pastor, che, del danaro
fattosi giá vii servo e adoratore,
non mette al fiacco armento alcun riparo!
Oh perverso pastor quel che, dottore,
110falso erudito, al fallo non si oppone,
ma in giuochi vanne e cacce tutte l’ore!
Oh mal nato pastor, via via depone
(perduto sei) le pastorali insegne,
tu, che prave fai l’alme, ch’eran buone!
115La vita tua, l’esempio rio, le indegne
opre, di luce immedicabil peste
e fuoco sono altrui, né mai si spegne.
A tal versaglio par che ognun si deste,
prono mai sempre al mal, né astiensi farlo,
120se l’argomento il mal pastor gli preste.
Oh coscienze morte e senza tarlo
di pentimento alcun od impetrate,
oh ciechi! oh sordi! a quanti mostro e parlo!
Oh sensi duri e reprobi! oh! enfiate
125di livor alme, di superbia e fasto!
quante n’avete e voi con lor dannate,
dannate al fuoco eterno! E cosi guasto,
e cosi giace rotto il caro gregge,
che Cristo, per comprarlo, ebbe contrasto
130con Morte, Ira, Peccato, Inferno e Legge!