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angelo s. al lettore 189



IACOPO ORTIS V.
giace
vittima della persecuzione de’suoi nemici
errò fuor della patria
seguace della virtú e del vero
visse infelice
fu sensibile amò sventuratamente
e s’uccise
li 30 giugno 1798 d’anni 22
anime oneste e sensibili
il vostro amico
dorme eterno sonno

ANGELO S.
p.


               Ebbe un cor l’infelice! arse d’amore
          di onesta donna al divin guardo e al viso.
          Ma pianse invano, invan s’accese il core...
          qui freddo giace, e solo Amor l’ha ucciso!
               Tu, cui fiera passion bolle nel core,
          arresta il piede e la mia tomba or mira.
          Contemplando il mio fin, tremi e sospira.
          Amai, m’uccisi, e resse il colpo Amore!
          Dormi sonno beato, ombra amorosa!
          assai di pianto e di sospir spargesti.
          Qui dolcemente in pace ti riposa,
               qui non avrai giorni dolenti e mesti.
          A te cresca d’intorno e l’erba e il fiore,
          e un venticel basso sospiri: — Amore!

Il cipresso, a piè del qual fu sepellito, si vedeva tutto segnato ed inciso, per mano di Iacopo, nella corteccia, del nome di Teresa