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IV
Articoli vari pubblicati nel «Monitore italiano»
[febbraio-marzo 1798]
[Il n.° I dal n.° 18 (23 febbraio); il n.° II dal n.° 20 (27 febbraio); il n.° III dal (1° marzo); il n.° IV dai nn.i 20 (27 febbraio) e 24 (7 marzo), rubrica: Notizie universali.]
I
Al ministro di polizia, Sopransi.
3 ventoso, ore sei di sera.
Ti scrivo con le mani bagnate nel sangue d’un vecchio ch’io raccolsi da terra, schiacciato da una carrozza. Invano con le grida e con le minacce tentai d’arrestare il cocchio omicida: appena ho potuto salvare me stesso. Il tardo vecchio, che guidava a mano un suo tenero figlio, fu rovesciato ed oppresso: egli serbò il fanciulletto da morte, coprendolo colle sue membra, péste dai spaventati cavalli.
Il cocchiero, avvezzo forse dai tempi della tirannide a sacrificare con feroce stoliditá i cittadini che non possono salvarsi superando la velocitá delle ruote, seguitava indifferentemente il suo corso. Quanto piú alcuni circostanti voleano arrestarlo, tanto piú s’affrettava a sfuggire, temendo la pena della legge violata. Profittando della oscuritá della sera, finsi di presentargli una pistola, gridandogli: — O t’arresta o t’abbrucio. — Allora ei si stette, tino che, accorsa in breve la guardia, fu condotto