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ultime lettere di jacopo ortis 271


due odi, unici avanzi delle poesie di quella amorosa fanciulla, immortale come le muse. Balzando d’un salto, ho trovato Teresa nel suo gabinetto su quella sedia stessa ove io la vidi il primo giorno, quand’ella dipingeva il proprio ritratto. Era neglettamente vestita di bianco: il tesoro delle sue chiome biondissime diffuse su le spalle e sul petto, i suoi divini occhi nuotanti nel piacere, il suo viso sparso di un soave languore, il suo braccio di rose, il suo piede, le sue dita arpeggiami mollemente; tutto, tutto era armonia, ed io mi sentiva una certa delizia nel contemplarla. Bensi Teresa parea confusa, veggendosi d’improvviso un uomo che la mirava cosí discinta; ed io stesso cominciava dentro di me a rimproverarmi d’importunitá e di villania: ma ella proseguiva, ed io sbandiva tutt’altro desiderio, tranne quello di adorarla e di udirla. Io non so dirti, mio caro, in quale stato allora io mi fossi: so bene ch’io non sentiva piú il peso di questa vita mortale.

S’alzò sorridendo e mi lasciò solo. Allora io rinveniva a poco a poco: mi sono appoggiato col capo su quell’arpa, e il mio viso si andava bagnando di lagrime... Oh! mi sono sentito un po’ libero.

Padova, dicembre.

Non lo so dire: ma temo che tu m’abbia pigliato in parola, e ti sia maneggiato a tutto potere per cacciarmi dal mio dolce romitorio. Ieri mi sopravvenne Michele per avvertirmi, da parte di mia madre, ch’era giá allestito l’alloggio in Padova, dov’io aveva detto altra volta (davvero appena me ne sovviene) di volermi recare al riaprirsi della universitá. Vero è ch’io avea fatto sacramento di venirci, e te n’ho scritto; ma aspettava il signore T***, non per anco tornato. Del resto, ho fatto bene a cogliere il momento della mia vocazione, e ho abbandonati i miei colli senza dire addio ad anima vivente. Diversamente, malgrado le tue prediche e i miei proponimenti, non sarei partito mai piú: e ti confesso ch’io mi sento un certo che d’amaro nel cuore e che spesso mi salta la tentazione di ritornarvi. Or via, insomma, vedimi a Padova, e presto a