Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. I, 1912 – BEIC 1822978.djvu/310

Da Wikisource.
304 iv - seconda edizione delle


v’aspiro: io non sono che un di que’ figliuoli della terra, non altro; e porto meco tutte le passioni e le miserie della mia specie.

Il contadino proseguiva: — Vi ho fatto villania, ma io non vi conosceva: que’ lavoratori, che segavano il fieno ne’ prati vicini, mi hanno dopo avvertito.

— Non importava, buon uomo. Come va il grano quest’anno?

— Bene...; ma vi prego, caro signore, perdonatemi. Dio volesse v’avessi allor conosciuto!

— Buon uomo, o conoscendo, o non conoscendo, non offendete nessuno, perché correte sempre pericolo o di provocare il potente, o di maltrattare il debole: per me, potete starvene in pace.

— Dice bene il signore: Dio gliene rimeriti. — E se ne andò.

Intanto? Crescono ogni giorno i mártiri perseguitati dal nuovo usurpatore della mia patria. Quanti andranno tapinando e profughi ed esiliati, senza il letto di poca erba o l’ombra di un ulivo... Dio lo sa! Lo straniero infelice è cacciato perfino dalla balza dove le pecore pascono tranquillamente.

12 maggio.

Non ho osato, no, non ho osato. Io poteva abbracciarla e stringerla qui, a questo cuore. L’ho veduta addormentata: il sonno le tenea chiusi que’ grandi occhi neri; ma le rose del suo sembiante si spargeano allora piú vive che mai su le sue guance rugiadose. Giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofá. Un braccio le sosteneva la testa, e l’altro pendea mollemente. Io la ho piú volte veduta a passeggiare e a danzare; mi sono sentito sin dentro l’anima e la sua arpa e la sua voce, e l’ho adorata pien di spavento, come se l’avessi veduta discendere dal paradiso. Ma cosí bella come oggi, io non l’ho veduta mai, mai. Le sue vesti mi lasciavano travedere i contorni di quelle angeliche forme; e l’anima mia le contemplava, e (che posso dirti?) tutto il furore e l’estasi dell’amore mi aveano infiammato e rapito fuori di me. Io toccava come un divoto e le sue vesti e le sue chiome odorose, e il mazzetto di fiori ch’ella aveva