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256 vi - commento alla «chioma di berenice»


«quae messor, quae curvus arator haberet». Arato non determinò mai l’anno alle genti, che tanto suona «orbis» presso a Virgilio1; dizione, panni, tratta dalla voce astronomica κύκλος o piuttosto dal περίοδος de’ greci ; anzi i Fenomeni aratei riuscivano utili all’agricoltore appunto per la incertezza de' calendari. Archimede non applicò sovranamente le matematiche che alla meccanica, né dalla sfera citata da Pappo alessandrino si può desumere, come contende lo Scaligero, ch’ei le avesse rivolte all’astrononomia. Eratostene, suo coetaneo, sommo ingegno2, aveva incominciato a stabilire l’anno con piú felicitá di Numa3, di Solone e de’ geometri della scuola platonica: ma al solo Ipparco, che fiorì forse un secolo innanzi Virgilio, avvenne di determinare4 primo, e con piú esattezza, il giro ed il tempo dell’anno. Gli antichi aveano l’anno vago per la religione, l’anno civile per l’agricoltura5. Ora Virgilio né ad Archimede intese, né ad Arato, né a Tolomeo, come farneticano gl’interpreti, ignari (e, fra costoro, Servio ivi ed altrove6) che questi visse sotto Marco Aurelio7; bensí ad Ipparco, che, fissando il giro dell’anno,

          descripsit radio totum qui gentibus orbem,
          tempora quae messor, quae curvus arator haberet.

Ma il poeta cortigiano, sebbene delle scienze e delle loro storie dottissimo, tacque il nome d’Ipparco, non «perché la ragione del metro rifiutasse Archimede o tal altra voce»8, ma perché l’adulazione del senato e l’orgoglio della casa cesarea ritorcessero quell’encomio, coperto sotto colore di semplicitá pastorale,

  1. Aeneid., I, v. 273.
  2. Geminus, Elementa astronomiae, cap. vi, De mensibus.
  3. Livio, lib. i, cap. 19; Plutarco, in Romolo e Numa; Ovidio, Fast., I, v. 27; iii, v. 883; Macrob., Saturnal., i, cap. 14.
  4. Ptolomaeus, Almagest., lib. iii, cap. 2; Bouilliaud, Astron. filol., p. 73; Servius, Ad Aeneid. , v, v. 49.
  5. Vettius Valens, Antrolog., lib. i.
  6. Aeneid., V, v. 49.
  7. Suida, in Ptolomaeo.
  8. Salmasio, loco citat.