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Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. II, 1913 – BEIC 1823663.djvu/75

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varianti 69


p. 283, l. 6-7, Z e L, non mi darebbero noia, se me li potessi reggere su la spalla

»l. 9, Z e L, Non fiatò, e la si fé’; M, Come vi piace: —ed arrossendo

»l. 10, \I, mantello

»l. 12, Z e L, caldo fra’ piedi; brace smorzate

»l. 14-15, Z e L, Buon giorno, madre. state voi, madre?

»1. 16, Z e L, d’impetrare risposta

»l. 17-18, Z e L, quando, come per vedere

»1. 19, Z e L, provvisioni, e la vecchia le stava considerando con occhio immobile

»l. 20, Z e L, la non rispose

»l. 22, Z e L, Ravviandoci verso; come

»l. 26, Z e L, d’inedia; M, mancar di disagio

»l. 26, M, tuttavia le rincresceva

»1. 33. e si palpa ancora

»1. 35. M, nostra esistenza p, 284, l. 5, sgg. La lettera a Teresa si legge solo nelle tre edizioni Italia, 1802, manca in M, Z, L.

p. 285, 1 4, Z, fratello Lorenzo

»l. 8, Z, hai ragione

»l. 32, Z, gridano

p. 286, l. 22, Z, firmato e ratificato

p. 287, l. 18, Z, i plebei tutti

»l. 19-20, Z, badate!

»l. 32, Z, libertá

p. 289, l. 13, Z, per non

»l. 26, Z, seduta a quel

p. 290, l. 12, Z e L, inette ad

»l. 13, Z e L, le mie lettere ti capiterebbero innanzi piú spesse

»l. 14, raggravano

»l . 15, M, dividerlo con qualche; Z e L, spreme

»l. 16, Z e L, dannato

»l. 20, M, trofeo

»l. 22, Z e L, intanto la bella quale

»l. 28-9, Z e L, salutavano, il sole: il sole

p. 291, l. 3, Z e L, davanti

»l. 5, Z e L, Il tristo mio

»l. 6, Z e L, Tuttavia

»l. 8, Z e L, d’indugio

»l. 9-10, Z e L, che, dove predomina l’interesse, le altre passioni si tacciono; M, l’attivitá de’ tribunali

»l. 17, M, stava; Z e L, dirimpetto alla

»l. 19, Z e L, vedete

»I. 19-20, M, sedeva vicino