Pagina:Foscolo - La chioma di Berenice, 1803.djvu/211

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Ma ne’ fasti (lib. iii, 513) lo stesso poeta canta questa corona fabbricata da Vulcano, regalata a Venere, e dalla diva ad Arianna. Assunta con Bacco in cielo la corona divenne asterismo. Chi più desidera intorno a questi argomenti, legga Tertulliano (de coronis, cap. vii) ed il suo cementatore Rigalzio. — Questo asterismo di Arianna, la corona, la lira ed il canto, essendo cose aggiunte parte da Teseo, parte da Orfeo e da Ercole a’ giuochi olimpici, sono state poi trasferite dalla terra al cielo. Di che distesamente il Bianchini (Istoria universale, deca iii, secolo xxviii, cap. 28, sez. 5).

considerazione xii

Chiome bionde.

Era per gli antichi popoli d’assai pregio la bionda capigliatura e la fulva. Bionde sono le favolose persone de’ Greci: Arianna (Ovid., de arte, lib. i, 532), Atalanta (Eliano, stor. var. xiii, 1; Stazio, Tebaid. iv, 262), Cariclea (Eliodoro, lib. 11, in Æthiop.), Europa (Ovid. Fast. v, 609), Rodogine (Filostrato, nelle immag’ini lib. ii), Narciso (Callistrato, nelle Statue), Cupido (Apulejo, metam. lib. 5), Fetonte (Ovid., metam. ii), Antiloco (Filostr. ibid.). E molti eroi: Giasone (A. Gellio, notti att. lib. ii, 26), Achille (Iiad. xxii. 141 et passim.; Filostr., nel proemio delle immag .), Menelao (Iliade x, 240; Odiss. i, 285, ed altrove), Radamanto (Odissea lib. vii, 323), Meleagro (Iliad. lib. ii, 149), per non dir di tant’altri in Omero. Sappiamo che Davide (lib. de‘ regi, i, cap. xvi, 17) Erat rufus, et pulcher aspectu, decoraque facie; e biondo era il grand’Alessandro (Elian., histor. var. xii, 14) e Filadelfo (Teocr. Idil. xvii, 103). Molte celebri