Pagina:Foscolo - Poesie,1856.djvu/67

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mi funesta

Presentimento! – E fia pur vero! Amici
Tornate voi? Fia vero! Ah che in cor tristo
Trista è per fin la gioia!
Tieste. O mio fratello!
O madre! Erope! figlio!
Erope. (1)
Il figliuol mio
Tu generoso ora mi schiudi.
Atreo. Un sacro
Innanzi ai numi giuramento stringa
Nostra amistà.
Erope. Mio figlio.
Atreo. (2)
Emneo la tazza,
E il fanciulletto. –3
Ecco la tazza:4
giura.
Erope. Ov’è mio figlio?
Atreo. Il figliuol tuo verratti.
Gli augusti giuri non tardar.5
Gli porgi
Il nappo; va: guida il fanciul.6.
Tieste. Bersaglio
D’aspra sorte io mi sia, qual fui sin ora;
Più che di tomba, di rimorsi eterni
Preda io divenga, se slëal del santo
Giuramento oserò frangere i nodi.
L’invïolabil tazza ella gli stringa.
In faccia i numi io giuro pace; io ferma
Amistà giuro.
Erope. Il figlio mio...
Tieste. (7)
Che bevo?
Sangue!...8.
Atreo. Felloni! è questo il figliuol vostro:9
Del misfatto godete.
Tieste. Un brando, un ferro.10.

Atreo, Erope, Ippodamia

Ippodamia. (corre, e poi s’arresta, guardando dal lato ov’è

partito

  1. ad Atreo
  2. alla Guardia
  3. La Guardia reca una tazza
  4. a Tïeste
  5. Alla Guardia
  6. La Guardia porge la tazza a Tïeste, e parte
  7. accostando la tazza alle labbra
  8. Getta la tazza
  9. mostrando il sangue, che è sparso in terra
  10. Parte disperatamente