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74 CAPITOLO III

in forma di appunto per lui stesso e che sembra il risultato di esperienze del maestro o di altri da lui consultati per la fusione del monumento equestre (1). Di qual monumento si tratti non è detto nello scritto. Ma dopo quanto noi sappiamo sulla sorte del progettato monumento al Trivulzio e il movimento impresso dall’artista al gruppo dominante, possiam concluderne che quello scritto relativo alla forma e alla fusione del gruppo si riferisce al monumento a Francesco Sforza. Il foglio è particolarmente prezioso, perchè è accompagnato da alcuni schizzi esplicativi, uno dei quali, il più importante, riproduce il gruppo del cavallo e del cavaliere. Lo schizzo è rapido, ma in compenso — contrariamente al noto disegno del cavallo entro l'armatura che è nel codice Atlantico — è completo, perchè, ripetiamo, v’è anche il cavaliere. E non è credibile che l’artista, arrivato al punto di concretare la fusione dell’opera, schizzasse il gruppo in forma diversa da quella accolta come definitiva. Il disegno raffigura il cavallo tranquillo, al passo, con due gambe in terra, una appoggiata a un oggetto a pena accennato, la quarta alzata, la coda ondulata. Ma la gamba più alzata anteriore non appoggia su un oggetto che l' artista tralasciò di disegnare perchè a quello schizzo rapidissimo in quel foglio di pro-memoria non serviva. Il cavaliere è rappresentato a testa nuda, con un braccio teso in dietro reggente un oggetto, la mazza o il bastone del comando. Il gruppo è dunque lo stesso che figura in altro più finito disegno di Windsor e che — prima ancora che questo foglio di Windsor richiamasse la nostra attenzione — indicammo altra volta come il più affine a



  1. V. anche Richter, op. cit, vol. II. pag. 11. n. 711.