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Pagina:Francesco Sabatini - Il volgo di Roma - 1890.pdf/115

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Notizie biografiche di L. Randanini 105

in qualità di gentiluomo nelle corti cardinalizie.

Egli diede a suo figlio la prima istruzione e l’inviò quindi all’Accademia di S. Luca a studiare il disegno, col desiderio di tirarlo avanti per la pittura. Ma Luigi, sebbene disegnasse discretamente, non era inclinato a maneggiare i pennelli. Egli deliziavasi della lettura delle commedie, segnatamente delle commedie di Carlo Goldoni, delle quali imparatene molte scene a memoria, si compiaceva di recitarle da sè solo chiuso nella sua camera, posponendo a questa occupazione qualsivoglia divertimento. La sua passione era il teatro; egli era nato per fare il comico.

Giovanissimo si ascrisse all’Accademia degli Imperiti,1 società filodrammatica assai riputata nella nostra città, nella quale, dopo un brevissimo noviziato, gli furono assegnate le parti di caratterista per cui mostrava singolar propensione. Quivi ebbe campo di far conoscere le sue felici disposizioni all’arte di recitare interpretando i principali caratteri del suo prediletto Goldoni. Alcuni vecchi, intendentissimi di teatro, che rammentavano di averlo veduto su quelle scene sotto le spoglie di Geronte nel Burbero benefico, di Ottavio nel Vero amico, di don Filiberto nel Curioso accidente, narravano che, sebbene in giovane età,

  1. L’Accademia degli Imperiti, da cui uscì il famoso caratterista romano Nicola Pertica, aveva sede nel palazzo Melchiorri in via della Palombella, dove è ora la scuola superiore femminile «Erminia Fuà Fusinato».