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Pagina:Francesco Sabatini - Il volgo di Roma - 1890.pdf/55

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La lirica nei canti popolari romani 49

Sopra la mia finestra c'è un bel fiore,
Tutte le sere lo vado a innaffiare,
Più che l'innaffio, e più cresce l'amore.1

13.

Quanto sei bbella, Dio te bbenedica,
Pare che tt'abbia pinto santo Luca,
E ssanto Luca e ssanta Margherita.

Questo ritornello, in cui l’ultimo verso fu aggiunto, per essersi smarrito il quinario, e per trovare un’assonanza ad -ica, origina da un altro toscano, del quale diamo qui la variante picena:

                               Fior di lattuca,
Sei tanto bella, Iddio ti benedica!
Par che l’abbia dipinto santo Luca.2

Il Marcoaldi così illustra questo canto: «È tradizione che s. Luca evangelista abbia dipinto l’immagine della Madonna. Forse le Madonne di un Luca pittore furono dall’ignoranza del volgo attribuite a s. Luca. In alcuni luoghi difatti si canta:

Par che l'abbia dipinto mastro Luca.

«In una nota (prosegue il Marcoaldi) posta ad una poesia elegantissima di Pompeo di Cam-

  1. Tigri, P. 337, c. 143.
  2. Marcoaldi, p. 109, c . 46. Santo Luca vien nominato anche in altri canti; cfr. Casetti-Imbriani, I, p. 96; Guastella, P. I; De Nino, Saggio di canti popolari sabinesi, p. 12; Imbriani, Canti pop. avellinesi, p. 35; Gianandrea, p . 64, c. 85.